Pedalare in casa regala sempre tante emozioni. Soprattutto se il tracciato è frutto dell’esperienza di Rinaldo De Salvador, esperto organizzatore e randonneur portacolori dell’U.C. Valbelluna.
E giusto per dirla tutta, la 200 Km del Vallone Bellunese quest’anno ha spento diciannove candeline.
La prima nota positiva, rispetto alla precedente “La Berico Euganei“, riguarda le salite: sicuramente più lunghe, ma molto più pedalabili. Senza quelli strappi corti (ma comunque interminabili) che ammazzano gambe e fiato in neanche cinquecento metri di lunghezza!
Ma veniamo a noi! Giusto il tempo di scansionare il QRcode per lo start del tragitto lungo e subito si attiva la modalità randonnée. La partenza dal parcheggio della Birreria Pedavena alle 07.30.
I primi 21 km sono pressoché pianeggianti, attraverso gli abitati di Arten, Fonzaso, Frassené, Arsiè e via via fino a Fastro. Da qui inizia la prima vera salita di 6 km e 350 d+ che ci porta a Val Nevera, dove è posizionato anche il primo punto di controllo. Subito dopo una discesa bella veloce fino a Sassei.
Si riprende la pedalata pianeggiante fino a Foen, dove pian piano si sale lentamente verso Villabruna, Cesiomaggiore, San Gregorio nelle Alpi, Carazzai e giù in picchiata verso Dussano, pronti a firmare il passaggio nel secondo punto di controllo.
Fornaci, Oregne, Gron, Torbe, Ponte Mas, Sass Muss, Orzes, Bes e Salce sono alcuni dei bellissimi posti che si transitano prima di arrivare a Belluno.
Poi si prosegue verso Ponte nelle Alpi fino a Paiane, dove al 111esimo km inizia la seconda salita di questa splendida randonnée: la Val Cantuna. Un’ascensione di 6 km e 310 metri di dislivello positivo, tutta da pedalare con tranquillità, ma con la possibilità di spingere nei pedali quanto basta, senza sforzare.
Arrivati a Pieve d’Alpago l’accoglienza si fa sentire al terzo punto di controllo dove, davanti a un panino e una Coca Cola, ci si scambia qualche chiacchiera amichevole con altri ciclisti impegnati nel tracciato.
La discesa verso Puos d’Alpago è solo l’inizio di una pedalata contro vento che ci accompagnerà per tutto il lungo lago fino a Santa Croce, per poi proseguire a La Secca, Cadola, Levego, Visome, Trichiana.
Dalla sinistra Piave si attraversano le acque del “fiume sacro” con direzione Bribano, Santa Giustina e via a pedalare salendo qualche strappetto a perdifiato fino a Pez, dove troviamo il quarto punto di controllo.
Mancano ancora 20 km. Pont, Nemeggio, Villapaiera, Anzù, lo splendido centro di Feltre e poi l’ultima salita (corta ma si fa sentire) a Foen.
Poi l’arrivo a Pedavena, nel parco della birreria, dove con soddisfazione firmiamo con l’applicazione l’ultimo punto di controllo, quello che ci ricorda che anche questa volta è stata una bellissima avventura.
Come già si sapeva, anche la seconda tappa del “Girorando nel Nordest 2022” è da pollice alto, sia per il tracciato che per l’accoglienza del terzo tempo!