La sesta serata della OLTRE Team Academy 2023 (giunta questo anno alla seconda edizione) è stata all’insegna del racconto di un viaggio cicloturistico “speciale“, dove Gianluca Curti ha pedalato per centinaia di chilometri e affrontando migliaia di metri di dislivello per una giusta causa.
Veneziano di terraferma, Gianluca ha un soprannome: Fenice Bike. Ovvero l’insieme di due parole che rappresentano una grande passione per le due ruote e la forza nella vita, quella che ti permette di rialzarti in piedi dopo che sei caduto a terra. «Ho passato un brutto momento nella mia vita, davvero difficile. E proprio quando tutto era buio, ho deciso che era giunto il momento di rinascere, proprio come la Fenice. Così mi sono rimesso in piedi e ho iniziato una nuova vita» racconta Gianluca.
Poi un giorno il figlio di Gianluca arriva a casa da scuola e racconta al papà che un suo compagno è assente da diversi giorni e si trova in ospedale. Fenice Bike, molto sensibile, decide così di contattare i genitori del bambino e scopre che il compagno di scuola del figlio ha scoperto il diabete di tipo 1.
Pian piano Gianluca scopre cosa significa e il cosa comporta nella gestione familiare del bambino. Così si avvicina anche all’Associazione Giovani con Diabete (ADG) di Padova e decide di dedicare loro un viaggio che aveva in programma.
«Un piccolo viaggio dove ho attivato una raccolta fondi, affinché la mia passione per le due ruote possa essere utile a chi ne ha bisogno, come nella realtà dell’associazione che aiuta le famiglie nella gestione quotidiana» commenta Gianluca Curti.
E proprio a metà maggio del 2022 Gianluca inizia a pedalare da Spinea per un’avventura lunga oltre 800 chilometri, fino a raggiungere piazza San Pietro a Roma.
Dodici giorni lungo la via Francigena, pedalando all’aria aperta e vivendo l’avventura nella forma del ciclo-turismo. Ovvero con una bicicletta e delle borse che contengono tutto l’occorrente per mangiare e dormire.
La serata Academy è servita al pubblico presente per apprendere come la fortuna di essere liberi di pedalare, senza problemi o impedenze, possa essere anche il modo che ognuno di noi ha per “fare del bene” a chi è meno fortunato.
E’ stata anche la possibilità per dimostrare a tutti che è possibile viaggiare in bicicletta, esplorando il nostro bel paese. Sicuramente prima di partire ci si pone mille domande e si cercano soluzioni a possibili imprevisti, ma l’importante è prendere e partire. Ci si accorgerà lungo il viaggio che spesso le impedenze sono nella nostra mente e possono essere superate.